Letteratura

Fatti non foste a viver come bruti

Dato che, come mi è stato detto, questo blog, come ogni altro, sarebbe un pretesto per scrivere una sorta di diario, scriveró cercando di catturare le mie impressioni senza pensare a una precisa destinazione di questi scritti, tanto non c’è mai o quasi, quindi perché preoccuparsene?

Perché il Trecento italiano (si è scelto Giovanni Boccaccio come suo valido rappresentante, ma ve ne sono anche altri) ed i racconti delle Mille e una notte?

I motivi sono molteplici, ma ne diró solo due, per comodità: il primo è molto semplice, a quanto mi risulta mai nessuno aveva dato vita ad un’operazione di tale tipo, e già questa potrebbe essere un’ottima ragione. Il secondo motivo, al di là degli altri, quasi sempre culturali o idealistici, per una volta è squisitamente pratico. Come sanno in molti io e Laura De Luca (in arte Laura Li) abbiamo fondato l’Atelier des Italiens, oltre tre anni fa, quello che oggi si chiama Atelier Arabesque.

Purtroppo, per un infame scherzo del destino, ci siamo dovuti separare. Io sono dovuto tornare in fretta e furia a Roma, mia città natale, per ricoverarmi e curare una brutta malattia che mi perseguita da tempo e di cui tralasceró volutamente di dare ulteriori informazioni; mentre Laura è rimasta a Tangeri. Questo per dire che, pur essendo l’Atelier Arabesque un brand internazionale ormai rispettato e spesso imitato, la sua storia non è priva di problematiche. Avremmo dunque deciso di creare un blog interamente dedicato all’Atelier Arabesque. In cui poter parlare liberamente (tutto l’anno) delle cose che ci appassionano, che sarebbero, detta in poche parole: l’Orientalismo e l’Esotismo, in quanto li poniamo alla base del gusto Vintage che sta promuovendo l’Atelier, col suo stile dal sapore vagamente mediorientale che lo contraddistingue.

Vorrei un attimo parlare del tema iniziale di questo blog, ovvero le novelle scritte da Giovanni Boccaccio (da cui Pier Paolo Pasolini trasse un film del 1974) ed il loro bizzarro e presunto legame con le favole delle Mille e una notte. Chi disse: <…Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza> (Divina Commedia, XXVI Inf.)? Non vi scervellate, è un altro grande del Trecento, Dante Alighieri, che fa pronunciare la famosa frase ad Ulisse, rivolto ai suoi uomini presso le Colonne d’Ercole (stretto tra Spagna e Marocco). Questo non per fare una citazione erudita, ma per cogliere il vero senso di questo dibattito: può la dimensione cosiddetta “libertina” e “gaudente” sopperire ai “mali del mondo”, per giunta quasi per scommessa? Personalmente credo di sì, ma posso sbagliarmi, ovviamente. La cosa importante però non è questa, sia Boccaccio che Dante, pur essendo umanamente molto diversi, sembrano voler dire a noi (le generazioni future): “Abbiamo ribadito che l’umanità pregna di storia d’Occidente merita di continuare ad esistere, almeno finché si è disposti a lottare per essa. Voi cosa fate?”.

Finito il 16 agosto 2017. – continua…

21082929_10212777341020971_3780664840403363587_o

Immagine :

Dario Iosimi – Ulisse e le Sirene nello stretto. Acquerello e matite su carta, cm. 20 x 40. Roma, Anno 2017.

Lascia un commento